francesco pastoressa

Considerazioni sui social network nel 2019 (come usare efficacemente Facebook)

Facendo una consulenza per un cliente, sono emersi degli spunti interessanti in merito all’utilizzo dei social (Facebook in particolare).

Vorrei condividerli con voi per avere anche un vostro parere.

Prima considerazione

In tutti i social, specialmente all’inizio, è fondamentale coinvolgere tutti gli interessati (colleghi e clienti) per aumentare le interazioni. Questo è meglio farlo in maniera informale, chiedendo dei parerei sui post e sulla pagina, facendo sentire “protagonisti” i colleghi. In questo modo saranno spinti di loro spontanea volontà a partecipare alla conversazione, senza sentirsi obbligati.

PS. In certi casi, aprire una pagina Facebook può essere un errore! Qui ho dato la mia opinione: perché non aprire una pagina Facebook.

Seconda considerazione

Per spingere le pagine, è necessario avviare delle sponsorizzate, sui post o sulla pagina stessa. Questo, assieme alle interazioni dei colleghi, è importante per ampliare e rendere più precisa la base di follower, andando a coinvolgere gli utenti che ci interessano. Qui ti parlo dei retroscena del web marketing: il segreto del web marketing (come non sprecare soldi).

Considerazioni social generali

La premessa generale è che i social, tutti i social ma in particolar modo Facebook, sono una parte della customer journey degli utenti. Per questo motivo, non devono essere un luogo in cui l’utente esaurisce tutta la sua esperienza, ma devono invece essere un luogo di transito, tra il sito, il blog, le sponsorizzate, gli altri social, le newsletter, le brochure. Già, nomino anche gli strumenti “offline” perché in una strategia di marketing non deve mai mancare la commistione tra elementi online e offline, quindi una situazione omnichannel completa.

francesco pastoressa marketing

Come parte della customer journey, è importante chiarire che quello dei social è un ambiente informale, di intrattenimento, in cui l’utente difficilmente ci entrerà per assimilare contenuti tecnici o troppo formali. Invece, l’utente nei social cerca proprio quello che normalmente non può trovare nelle pagine di un sito o in una brochure: la vita dell’azienda, le persone che stanno dietro all’offerta commerciale, il vissuto quotidiano e le emozioni delle persone.

Quindi il backstage dell’azienda, e non l’impresa grigia e monotona che propone la sua offerta: l’azienda e l’offerta arriveranno ma in un secondo momento, dopo che l’utente sarà stato debitamente formato e acculturato dai social, predisponendo quindi il consumatore ad approfondire (ecco perché non è saggio proporre prodotti e offerte direttamente nei social, tranne nel caso delle sponsorizzate).

I social quindi devono parlare delle persone e delle emozioni, e attraverso questo far percepire ciò che l’azienda fa. In questo modo l’utente che vorrà approfondire, dopo essere stato acculturato, cercherà da sé le informazioni o vi contatterà direttamente. ù

Si vende con il marketing, ma si attira con il branding. Il social in questo caso è il branding.

Come la vedi tu? Nella tua azienda gestisci i social per svelare i dietro alle quinte o vendi semplicemente i tuoi prodotti? Mi interessa molto la tua opinione!

Buon marketing!

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