La differenza tra Marketing, Branding e Comunicazione
Poniamo che tu ti occupi di marketing o di comunicazione.
Ora immagina di salire sull’autobus e incontrare un tuo vecchio amico.
Ma sì! È lui, il mio amico delle superiori!
Decidi di avvicinarti per scambiare qualche parola. In fondo sei curioso.
Dopo i convenevoli, il tuo amico che non ti vede da anni decide di farti la fatidica domanda: “Cosa fai di bello adesso? Dove lavori?“
Mai come nel XXI questa risposta può essere difficile.
Tanto più diventa una domanda insidiosa se lavori nel marketing e nella comunicazione.
Così nella tua testa probabilmente starai facendo questo discorso: “come glielo spiego… per tutti gli altri noi siamo quelli della pubblicità. Siamo quelli di Facebook. O quelli che scrivono su internet“.
Senza accorgersi che con questi tre concetti abbiamo aperto un mondo.
Ma torniamo a quella fatidica domanda.
“Ma tu che lavoro fai?“
Così molto probabilmente risponderai:
“sono un Brand Manager“, oppure “sono un Content Manager“, o ancora “sono un Social Media Manager“, o anche “sono un Export Manager“, “sono CMO“, “sono un Marketing Manager”, “sono un Digital Marketing Specialist“, “sono un Community Manager“, “sono un Copywriter“.
Sei un che?!
Se il tuo amico è nella stragrande maggioranza della popolazione, questa è la reazione che avrà.
Che cappero fa?! Scrive su internet? Sta su Facebook? Scrive comunicati stampa? Viaggia per il mondo? Vende roba da quattro soldi porta a porta?
Sii sincero: ti sei mai fermato a chiederti quale sia la differenza tra queste professioni?
O sono sempre state “la pubblicità”?
Lo so che è così.
Sull’autobus, la tua reazione alla risposta del tuo amico è stata:
ah lavori nella pubblicità!
Fai comunicazione, forte! Quindi scrivi da qualche parte? Per un giornale forse?
Figo! Quindi scrivi su Facebook!
Ma c’è un problema che sottende a questo misunderstanding.
Oggi non conosciamo la differenza tra marketing, comunicazione e branding.
Quindi qual è la differenza tra marketing, branding e comunicazione?
Partiamo da una premessa.
Il marketing è il grande cappello che raccoglie tutti gli altri concetti.
Pensa al marketing come all’albero dal quale scendono i frutti del branding, della comunicazione o della pubblicità. O del Social Media Marketing, del Digital Marketing, o dell’Ufficio Stampa, o del Reparto Vendite ecc.
Oppure vedilo come un vaso che contiene tutto questo.
Che cos’è il marketing
Il marketing serve a vendere.
Vendere un’idea, un concetto, un prodotto, una persona, una soluzione, un servizio, qualsiasi cosa.
Vendere significa proporre e far acquisire (non per forza acquistare) questo concetto o prodotto alla persona che vuoi tu. Nel modo che vuoi tu, nel momento che vuoi tu.
Né più né meno, questo è fare marketing.
Il Marketing è tutto ciò che, direttamente o indirettamente, incentiva la scelta
E tutto questo viene fatto attraverso diverse tattiche e diversi strumenti.
Qui sta la chiave di volta.
Queste tattiche sono la comunicazione, la vendita vera e propria, il branding e tutto il resto.
Il marketing è la parte strategica per eccellenza. La pratica di studiare e scegliere le azioni da intraprendere per promuovere e “vendere” qualcosa, con gli strumenti più efficaci e al pubblico più corretto.
Il Marketing pone le linee guida generali. Il Marketing è il Capo delle Forze Armate che crea i piani di guerra che verranno utilizzati dal Generale Branding e dall’Ammiraglio Comunicazione. E così via.
Il Marketing è il Presidente della Repubblica che ordina ai Ministri come comportarsi.
Che cos’è il branding
È il punto di raccordo tra la parte strategica e quella tattica.
È il Generale che studia come disporre le truppe, dove colpire, come e con chi.
Sceglie e dispone il terreno di battaglia.
Sceglie le sue truppe migliori per completare l’obiettivo posto dal Capo delle Forze Armate (il Marketing).
Devo vendere questo prodotto a queste persone? Bene, lo farò così!
Devo eliminare l’avanguardia nemica? Bene, allora utilizzerò la cavalleria perché è più veloce. E utilizzerò i tamburi e le trombe per farmi percepire più forte.
Gli obiettivi vengono da Marketing. Il Branding mette in atto le azioni per raggiungerli.
Il Branding è quella disciplina che si occupa di gestire il brand (o i brand).
Il brand è l’azienda. La marca per essere precisi.
Nota: la marca è l’insieme dei valori e di come viene percepita dal pubblico l’azienda. Il marchio invece è il “nome”, l’azienda com’è registrata e descritta nei documenti.
Il brand non è la Nike da 34 miliardi e 74.000 dipendenti.
Il brand è la Nike dell’artiglio e del “Just do it”.
E il suo compito è quello di far percepire in un determinato modo la Nike. In modo da raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Marketing.
Fare Branding significa lavorare costantemente e continuamente per il brand. Lavorare sulla percezione che gli altri hanno del brand. In accordo con le strategie di marketing (se dovrò vendere agli adolescenti dovrò far percepire il prodotto come nuovo, se venderò alle famiglie dovrò far percepire il prodotto come sicuro, e così via). La solita magia del marketing.
Quindi chi lavora nel branding non si concentra su come vendere di più, o di cosa proporre alle persone o di quale nuovo prodotto inventare.
Chi lavora nel branding si occupa di proporre il prodotto a quel pubblico nella maniera più efficace. E ti mantenere questa percezione.
Un po’ come le PR ma a livello molto più strategico e “mentale”.
Il Marketing è la Nike che deve fatturare. Il Branding è la Nike che veste gli atleti delle olimpiadi.
Uno necessario all’altro, uno indispensabile all’altro.
Yin e Yang.
Che cos’è la comunicazione
Qui siamo nel settore tattico. Quello delle azioni.
La comunicazione è una delle armi del Marketing e del Branding.
È quell’arte, quello strumento che ti permette di comunicare la strategia creata dal marketing, e quindi di veicolare nella maniera più efficace il messaggio ideato per il prodotto/servizio.
- Il Marketing decide il messaggio.
- Il Branding gli da una forma.
- La comunicazione crea e lancia il messaggio.
Capo delle Forze Armate. Generale. Soldati.
Presidente. Ministri. Parlamento.
Il Marketing decide che la Nike deve vendere tot scarpe del modello X al pubblico Y.
Il Branding decide che queste scarpe devono essere presentate in questo modo, con questo nome, utilizzando questi concetti in linea con ciò che la Nike è.
La Comunicazione crea le pubblicità, i comunicati stampa delle scarpe, gli eventi, i colori della confezione e le scritte dei poster pubblicitari.
Strategia, tattica strategica, e infine tattica.
E tu, che lavoro fai?
4 Comments
[…] Nella strategia vengono esplicitati il posizionamento e la strategia globale di promozione. Si definiscono quindi le modalità e le tattiche necessarie a promuovere il prodotto/servizio sulla base del posizionamento e USP (quindi attività di branding). […]
Grazie per questo articolo, è stato davvero di grande aiuto!
Vorrei iniziare anch’io il mio percorso in questo mondo: mi sto per laureare all’Università in Scienze della Comunicazione e vorrei partecipare alla creazione di pubblicità, comunicati stampa, eventi, i colori della confezione e le scritte dei poster pubblicitari.
Che ruolo dovrei cercare? Content manager? Brand manager? da dove posso iniziare?
Grazie!
Ciao Elena! Ti ringrazio molto, e scusami per il ritardo della risposta. Dunque, da quello che hai scritto c’è un po’ di copywriting e un po’ di grafica. Il marketing raccoglie molte discipline e queste sono solo due delle moltitudini possibili. Quello che ti consiglio è prima di tutto chiarire il tuo percorso, e per farlo ti direi di leggere molto (libri, blog ma anche andare a conferenze e seguire webinar) e soprattutto provare molto! Con questo intendo di mettere in pratica quello che in precedenza hai letto e metabolizzato. Parti dalla considerazione che per “entrare” nel marketing hai diversi macro percorsi: adv/digital advertising (Google ads, FB ads, pubblicità sui volantini, spot), copywriting (blog, email marketing), grafica (volantini, layout siti web, brochure, video), marketing strategico (strategia digitale, branding, targeting). Ti consiglierei di iniziare scegliendo uno di questi percorsi, approfondendolo e capendo in itinere se è veramente quello che ti appassiona di più, per poi far convergere anche gli altri. Per adesso, da quello che hai scritto (creazione di pubblicità, comunicati stampa, eventi, i colori della confezione e le scritte dei poster pubblicitari) ti indichierei copywriter/content come percorso da scegliere, fatta eccezione per la parte grafica. Spero di averti aiutato, ciao!
[…] almeno due anni a questa parte il settore del branding e del marketing più in generale (1 2) sono animati da continue novità o aggiornamenti in tema di metodologie di approccio (leggi […]