40 gradi centigradi.
Campi sterminati tutt’intorno a me.
Mi sveglio con il canto degli uccelli e una fresca brezza salentina.
Oggi è il 15 agosto e ti scrivo da un’antica masseria pugliese.
40 gradi centigradi.
Campi sterminati tutt’intorno a me.
Mi sveglio con il canto degli uccelli e una fresca brezza salentina.
Oggi è il 15 agosto e ti scrivo da un’antica masseria pugliese.
Mi sono imbattuto nella famosa frase di Tolkien ne “Il Signore degli Anelli”.
E mi sono subito accorto che ci calza perfettamente con il valore che diamo (e viene dato) ai social network oggigiorno.
Forse ti starai chiedendo perché su Instagram non ti sta seguendo nessuno. Mentre su Facebook e Twitter magari un seguito ce l’hai.
Forse in un futuro marketing B2B e marketing B2C si fonderanno in un’unica disciplina.
Scrivere online è molto diverso dallo scrivere per un giornale. È talmente diverso che esiste un nome per definire questa pratica: COPYWRITING.
Per questa diversità, il copywriting (specialmente per i blog) segue delle regole proprie, ben definite e basiche (che ti serviranno per essere letto – a prescindere dal contenuto che deve essere sempre SEMPRE di valore).
Dopo un bel po’ di tempo passato a giochicchiare con questo carinissimo social network, cercando di capirlo in tutte le sue logiche e interagendo con molti dei suoi “matti” abitanti, posso dirlo: Twitter è IL social.
Sono in molti a chiederselo.
Forse anche tu.
Anzi, sicuramente se stai leggendo queste righe.
Se hai aperto questo post.
Ogni tanto mi capita di dare un occhio ai CV che arrivano nell’Agenzia dove lavoro.
Lungi da me fare il guru dei recruiter (cosa che non sono), ma mi piacerebbe darti qualche consiglio pratico per non incappare in quegli errori tanto banali da non essere mai considerati. E che possono costarti caro.
Hai letto bene.
E no, non sono matto.
Partiamo da una semplice considerazione. Una metafora, come piace a me.
Le donne!
Oggi, per puro caso nonché felice congiunzione del destino, mi sono ritrovato con un amico. A parlare di donne.